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Atavica Opinion Ciatti presenta la nuova collezione firmata da Marcantonio.

Com’è cambiato il rapporto tra l’uomo e l’ambiente circostante nel corso dei millenni?

Cosa distingue l’interazione tra l’uomo di oggi e lo spazio in cui si muove, da quella che si creava tra i primi abitanti del pianeta e la natura che li contornava?

Indagare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, interrogarsi sul concetto di originario. È questa la scintilla da cui sono partiti Lapo CiattiCEO e Art Director di Opinion Ciatti – e il designer Marcantonio quando, prima ancora del progetto, hanno immaginato l’universo di Atavica, la “capsule collection” che Opinion Ciatti presenta al Salone del Mobile 2019.

Una collezione composta da due tappeti, una sedia, uno specchio, un appendiabiti e due oggetti decorativi in edizione limitata, accumunati da un potente obiettivo: essere espressione 2.0 di materiali e simboli antichi.

Tooln0

. Tool n.0

“Con Tool n.0 ho voluto fissare in un’opera d’arte quello che con molta probabilità è stato il primo strumento di cui si è dotato l’uomo. Un tributo a quell’osso - il femore - che modificandosi ha permesso ai nostri progenitori di alzarsi in piedi, dando così vita alla storia della specie.” - Marcantonio

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. Tool n.1

“Ci sono oggetti che appartengono alla preistoria che per me sono molto affascinanti, le selci lavorate sono sicuramente tra questi. Mi colpisce in particolar modo pensare al grado di specializzazione che l’uomo primitivo ha raggiunto nel lavorarle, tanto che se il tempo è stato diviso in ere lo si deve proprio all’evoluzione avvenuta nelle tecniche di scheggiatura”.

<< Con Atavica abbiamo voluto rievocare materiali e oggetti primitivi e reinterpretarli in chiave artistica. – racconta Marcantonio, il designer della collezione – Materiali come il legno, la pietra, il metallo per me sono “magici” perché sono capaci di trasformare sé stessi in qualsiasi cosa, mantenendo al contempo intatta la loro forte carica primordiale e la propria identità evocativa.>>


Atavica è quindi una collezione “pensata in oggetti” che, rimasti a testimoniare la storia, la tecnica e i materiali con cui venivano realizzati, attraversando i millenni, sono diventati simboli di un mondo in cui per creare tutto era necessario il poco che si aveva a disposizione.

Ed è proprio qui la chiave di lettura di Atavica: è lo strumento che utilizziamo e non il nostro aspetto a caratterizzare il nostro grado di evoluzione.

Un percorso antropologico e culturale quello affrontato da Lapo Ciatti e Marcantonio che parte dall’età della pietra e che arriva fino a noi; che trova origine ed ispirazione in un osso - con buona probabilità il primo strumento utilizzato dall’uomo - per esplodere nei dispositivi tecnologici senza i quali oggi non saremmo più in grado di sopravvivere. Una serie di oggetti che in una sequenza molto vicina a quanto è accaduto nella storia dell’uomo, partono dall’essere manufatti vicini al mondo dell’arte fino a diventare espressioni di grande pragmatismo; un percorso che, di passo in passo, toglie arte e aggiunge funzione.

Si parte quindi da Tool n.0 e Tool n. 1, due oggetti decorativi in edizione limitata dal forte impatto simbolico e si arriva a Cielo e Terra, tappeti che celebrano l’elemento naturale, ma che proprio in quanto manufatti nati dalla tradizione “nomade” esprimono funzione pura, ovvero la capacità – anch’essa atavica - di trasformare in “casa” ogni ambiente in cui vengono collocati. In mezzo, in questo cammino in bilico tra passato e futuro, tra accessorio e necessario, trovano spazio lo specchio Selce, l’appendiabiti Ramo, e la sedia Primasedia.

Primasedia

. Primasedia

“Primasedia è un progetto che mi piace molto perché riesce a coniugare tre aspetti, tutti per me ugualmente fondamentali: un design di carattere, un’innata eleganza, una vena d’ironia.” 

Cielo terra

. Cielo & Terra

"I tappeti Cielo e Terra rappresentano un’altra tappa nel processo di ricerca di ciò che è originario. Riproponendo un ambiente naturale in una maniera tipica degli affreschi rinascimentali, ci spingono a riflettere su come gli strumenti, nel corso della storia, abbiano influenzato non soltanto l’interazione con l’ambiente ma anche le forme d’arte attraverso le quali l’abbiamo rappresentato.”

Ramo

. Ramo

"Ramo è una scultura che interpreta un appendiabiti prima ancora che un riferimento, neanche troppo celato, a quello che probabilmente è stato il primo “attaca-cose” della storia".

Selce 1

. Selce

“Mi piaceva l’idea di uno specchio nel quale, specchiandosi, ci si potesse vedere riflessi nelle proprie origini” .