“The Corkcrete”. Il sughero diventa forma. La forma diventa futuro. L'ultimo episodio di "The shape of values" per raccontare una finitura unica

C’è un momento, nel lavoro dei nostri artigiani, in cui un materiale smette di essere solo materia e diventa qualcosa di più. Un gesto, una visione, un valore che prende forma. È lì che inizia ogni nuovo episodio di “The shape of values”.

C’è una bellezza silenziosa nel sughero, materiale gentile e resiliente, che sa proteggere e resistere.

C’è una poesia nella sua trasformazione in Corkcrete, finitura innovativa nata dall’unione con resine naturali a base d’acqua, capace di tradurre in realtà l’idea di design sostenibile.


“The Corkcrete”, il VI capitolo del nostro racconto per immagini, muove da qui: lontano dall’essere una semplice narrazione tecnica, si pone piuttosto come invito a ripensare la materia come espressione di valore; un omaggio alla terra, all’intelligenza progettuale e al lavoro umano.


Corkcrete è infatti il risultato di una sfida ambiziosa, quella di creare un rivestimento – adatto agli arredi – che unisse bellezza, resistenza e responsabilità ambientale.

Un materiale unico, fatto di contrasti risolti: grezzo e vellutato, resistente e leggero, tecnologico e naturale. Un composto che sussurra storie di rinascita e che trasforma ogni superficie su cui viene posato in un teatro di sensazioni.


La sua anima è il sughero, risorsa naturale e rinnovabile, straordinaria per le sue caratteristiche intrinseche.

Impermeabile grazie alla struttura a cellule chiuse, naturalmente ignifugo per la presenza di cera e suberina, leggero ed elastico, ma al tempo stesso resistente all’usura e al tempo, ottimo termoregolatore capace di racchiudere aria nelle sue cavità microscopiche.

La mescola ecologica che ne deriva affronta condizioni avverse — umidità, sbalzi termici, pioggia o neve — mantenendo intatta la propria integrità, dentro e fuori casa.


Una finitura che inganna i sensi: visivamente ruvida, vellutata al tocco.

La texture si svela sotto le dita come una carezza inaspettata, mentre l’aspetto materico conserva quella forza espressiva che caratterizza i linguaggi architettonici contemporanei.

Corkcrete 1
Corkcrete 2

E così la camera indugia sui gesti. Mani che miscelano, stendono, rifiniscono. La pasta prende corpo. La superficie si trasforma. Il sughero diventa abito, protezione, estetica. Ogni passaggio è un rito, ogni imperfezione segno d’identità.


Corkcrete non solo interpreta i nostri valori, ma li rende tangibili – da vedere, da toccare, da abitare.


Passaggio dopo passaggio, il tavolo Hercle di Lapo Ciatti acquisisce carattere e con gli stessi movimenti, cadenzati, ripetuti, ma mai uguali si trasformano alcuni dei pezzi più iconici di famiglia: ILtavolo 2.0, LAlampada, ILletto di Lapo Ciatti, la sedia Mammamia di Marcello Ziliani. A questi si aggiunge Axis, il sistema cucina indoor e outdoor presentato al Salone del Mobile 2025, reinterpretazione contemporanea di un progetto degli anni ’80.


Oggetti che non indossano semplicemente un rivestimento, ma raccontano una scelta, una direzione. Ambasciatori di una nuova estetica consapevole, in cui la materia è dichiarazione d’intenti, e la forma è il riflesso di un valore. Quella responsabilità verso l'altro, le differenze, e il pianeta in cui viviamo.


“The shape of values” è più di un documentario: è un invito a osservare il design da vicino, nei suoi gesti, nei suoi silenzi, nei suoi perché.

Il viaggio continua.


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